Perché viene elogiato chi sapore non ha. Scordatevi che io cambi la mia essenza.



martedì 16 marzo 2010

Non si sa mai...

Il finestrino è appannato e ci passo sopra la mano chiusa,come in uno schiaffo,per vedere cosa accade fuori da questo fatiscente pulmino,che mi porterà a casa dopo una stremante giornata di follie scolastiche.La prima macchina che attira il mio sguardo è una punto grigia,una di quelle che si vedono più di tutte per le nostre strade(guardacaso anche la più economica!) con a bordo un uomo sulla trentina in giacca e cravatta.Non sembra un personaggio molto felice a prima vista.Sul sedile del passeggero un vecchia ventiquattrore di pelle marrone.Non è difficile notare che questa ormai è così logora da aver cambiato quasi completamente colore.Poveruomo...non sembra aver avuto una bella giornata.
Il semaforo a cui sostava diventa verde e riparte goffamente con la sua macchinuccia,mentre noi siamo costretti ad aspettare ancora un pò per riprendere il viaggio.
Il posto ormai vuoto dell'omino disperatamente triste,viene colmato da un'altra macchina.Questa volta una BMW...non so di che genere sia o che nome abbia di preciso,non me ne intendo molto a dire il vero,ma sembra una degli ultimi modelli.La figura snella e sportiva del veicolo mi ipnotizza e ricrea nella mia mente la stravagante immagine di un catena di montaggio.E fin qui tutto normale...se non fosse che gli operai che vi lavorano non sono umani ma di lego,come le macchine che vanno costruendo.Troppi lego da piccola mi sa...
Ritorno alla realtà e mi fermo ad osservare meglio il soggetto che siede nell'abitacolo di quella che molti uomini desidererebbero definire la propria auto,e vedo che si tratta di un altro uomo,questa volta sulla cinquantina.Questo sembra essere l'antitesi dell'omino sulla punto.Assolutamente.L'ultima canzone della stravagante "Lady Ga-ga" esce dai finestrini semiaperti della BMW e con una smorfia cerco velocemente gli auricolari del mio cellulare.Musica molto meno assordante mi invade le orecchie.Finalmente ripartiamo.Perdo di vista l'uomo in carriera e mi perdo a guardare le nuovole.Niente pioggia oggi per noi felici abitanti del pianeta Eliza.Ma in realtà non è così che si presenta il vero cielo questo pomeriggio.Non ne posso più di questo Marzo piovoso.
La musica mi disorienta.Le sei del mattino non sono l'orario adatto per alzarsi la mattina.Arriviamo ai caselli dell'autostrada e ormai sto per addormentarmi.L'ultima immagine che ho del mondo,prima di risvegliarmi,ai caselli della mia città,è quello di una donna con un maglione rosa peloso,di quelli che lasciano lana ovunque.Rivoltante.

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